Storica sentenza in Giappone: i tatuatori potranno ora lavorare legalmente

18 Settembre 2020
Il Tatuaggio Magazine

La Suprema Corte giapponese ha stabilito che i tatuatori possono operare in piena legalità senza bisogno di alcuna licenza medica.

Gli appassionati del tatuaggio giapponese, irezumi od horimono, possono dormire sonni tranquilli. La Corte Suprema giapponese dopo una battaglia durata qualche anno ha, infatti stabilito che gli artisti locali potranno esercitare tranquillamente la professione senza bisogno di alcuna licenza medica.

Il caso era stato sollevato nel 2016 ad Osaka, quando un tatuatore del luogo di nome Taki (nella foto) era stato multato con un'ammenda di 150mila Yen (circa 1200 euro) e citato in giudizio dalla polizia locale per aver esercitato il suo mestiere senza una licenza medica, un requisito secondo la legge giapponese che classifica il tatuaggio come una forma di trattamento medico.

Taki

Molti artisti negli anni a seguire hanno subito sanzioni simili, in particolare nella zona del Kansai.

Il caso di Taki è stato discusso in diverse aule di tribunali, ma lo scorso mercoledì 16 settembre la Suprema Corte giapponese ha sancito la legalità della pratica pur non possedendo licenza medica.

Quello che resta ancora è il divieto per le persone tatuate di accedere a luoghi pubblici come gli onsen (saune) o le palestre. Uno stigma che si spera venga presto cancellato.

 

Link per approfondimenti: http://savetattooing.org

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