Betty Broadbent, la venere tatuata, torna in vita
Grazie a un ambizioso progetto di digitalizzazione d'immagini, ritornano disponbili foto storiche di Betty Broadbent, la "Venere tatuata".
Nel 1938 Betty Broadbent, la cosiddetta "Venere tatuata", ebbe modo di visitare Sydney su invito dell'imprenditore australiano Arthur Greenhalg. PIX Magazine pubblicò una storia su di lei, che a quel tempo aveva ben 465 tatuaggi sul proprio corpo. Tra questi un tatuaggio della Madonna col bambino sulla schiena e tatuaggi di Charles Lindbergh e Pancho Villa sulle gambe. Apparsa sulla copertina di PIX Magazine il 23 aprile 1938, lei e il resto della sua compagnia circense si esibirono quell'anno a Sydney in occasione delle feste pasquali.
Betty nacque nel 1909 a Filadelfia negli Stati Unit. Il suo interesse per i tatuaggi iniziò all'età di 14 anni, quando incontrò Jack Redcloud ad Atlantic City. Redcloud la presentò al suo tatuatore, Charlie Wagner, che tatuò i primi tatuaggi di Betty. Nel 1927 Betty aveva già l'intero corpo tatuato e lo esponeva fieramente con i Ringling Brothers, il Circo Barnum e il Bailey Circus.
Betty ha anche avuto modi di imparare il mestiere di tatuatore, lavorando in studi a Montreal, San Francisco e New York.
Si è ritirata dalle scene nel 1967 ed è stata spesso definita la donna tatuata più fotografata del XX secolo. Si è spenta nel sonno il 28 marzo 1983.
Nel 2019 la Biblioteca di Stato del New South Wales (Nuovo Galles del Sud) ha digitalizzato oltre 9000 negativi di PIX Magazine, riportando così in vita immagini dettagliate di Betty viste solo all'epoca nelle pagine della rivista.
Le foto sono disponibili online attraverso il catalogo della Biblioteca. Il progetto di digitalizzazione fa parte del Programma di eccellenza digitale della Biblioteca di Stato, un'importante iniziativa sostenuta dal governo del NSW.
A questo LINK le foto digitalizzate di Betty.
Foto di apertura: (1938, Ray Olsen, PIX Magazine)